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Visualizzazione dei post da 2022

Ti urleranno in faccia i loro successi...

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  T i urleranno in faccia i loro successi, sapranno anche cantare di quanto sia facile la vita e ti diranno che loro non hanno neanche un sogno non realizzato, e che non hanno mai avuto un grande sogno e nessuna parola restata in gola come groppo di silenzio; che hanno musica soltanto per i sorrisi. Allora sorridi anche tu, ma più forte, guarda altrove, fuggi, lontano da chi non sa perdere, e di loro abbi anche paura; lasciali soli nella solitudine delle loro certezze, fa che le loro mani continuino a stringere sabbia, lasciali lì, nei deserti di parole che già conoscono.

Oggi parlerò di me...

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Oggi parlerò di me, di quello che ho incontrato, di quello che ero e di quello che mi è stato donato, di quello che dissi e di quello che non è mai stato detto e anche delle cose che non si ha nemmeno il coraggio di pensare. Scaverò nell’onda che subito si richiude, mi bagnerò dell’acqua limpida e del fango che ho dentro; tirerò i fili di nylon assassini per riportare a galla i ricordi; riguarderò negli occhi di chi vorrei rincontrare ed in quelli di coloro dai quali sto ancora fuggendo. Oggi non fuggirò. Vivrò, combatterò e subirò il mondo, attraverserò, tra tagli e graffi, la notte e il bosco; sarò occhi intensi che danno luce al buio, sarò anche dolore, lacrime e pianto, sarò riso folle di chi ha tutta la vita davanti e di chi non ha più nulla da perdere, sarò urla di spensieratezza e canto; senza freni, senza altri, senza voci, senza musica, senza paure, per la ricerca più difficile, sarò buio per guardare nel buio profondo, sarò solitudine
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Ecco il mio nuovo libro! :)                                                     Nuovi, vecchi pensieri, traguardi provvisori e definitivi, come le cose vissute col cuore che si possono trovare in un diario segreto che non ha paura di essere letto; forse con l’unico pregio di non avere filtri, come materia pulsante che non teme di farsi vedere viva.                        Occhi, pelle e cuore - Nuove poesie di Luigi Ventriglia (formato e-book)                        Occhi, pelle e cuore - Nuove poesie di Luigi Ventriglia (formato cartaceo) Buona lettura 

Da oggi, da ora in poi...

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Da oggi, da ora in poi non tradirò più i miei profondi desideri; ascolterò la mia sete e la mia fame, e, se ci sarà da non dormire, non dormirò. Più forte dei ricordi, dei sogni dimenticati, ci sarà il futuro, e, più forte del futuro, sarà il presente. Presente ad occhi aperti, e, più forte dei luoghi pieni di cicatrici, ci saranno nuovi porti. Le cantilene nostalgiche e perse in giorni irraggiungibili saranno sostituite da una nuova musica. Da oggi non ci sarà più spazio per gli oggetti di polvere, ma ci si dovrà sforzare per i sorrisi, per notti di chiasso e giorni di sole; la nuova polvere, sarà sabbia, la nuova musica, la voce del mare. Non più occhi distratti, propri o altrui, non più stanchezza; si vivrà in piedi e si morirà ancora tanto vivi. Come uno smemorato, dimenticherò quasi tutto il passato, e farò spazio e spigoli per la rotondità dei sorrisi.   

E ritornare in un luogo...

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E ritornare in un luogo carico di nostalgia, dove in tempi lontani sognavi altri luoghi, dove fuggire, dove poter cercare; e ritrovare voci di amici, perduti, cresciuti, con i quali, con il sale sulla pelle e la voce cantante del mare, calpestavi la sabbia rovente, accarezzando per la prima volta il mondo.    

Libertà

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  Libertà, come una spiaggia di sole e di vento, come la voce del mare, come una bella ragazza formosa che all’improvviso ti sorride con gli occhi su una calda strada di quasi estate, come qualcosa che non cercavi più e che si fa trovare; Libertà senza desideri, come un dono della vita che ti ringrazia perché la stai vivendo; Libertà senza pensieri che vanno oltre il suono dei tuoi passi che stai udendo, senza più ieri né domani, come soltanto presente e respiro infinito; senza oggetti, senza soldi, senza povertà, senza altruismo, senza più persone piccole, tribunali, guerre, per un po’, senza voce né parole, Libertà come musica; senza più timidezze né paure, Libertà come stringere quello che si ama veramente, come il primo coraggio dei primi baci, come quella prima felicità, come qualcosa che avevi dimenticato, come sorriso, come amore, come Libertà.

La vita è una cosa meravigliosa

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  La vita non è come quei film in cui tutto va come dovrebbe andare, ci sono tante, troppe parole che resteranno in gola e occhi che non s’incontreranno, frasi d’amore che si faranno vento, scarpe brutte e comode per calpestare il lungo cammino verso attimi di felicità; luci nella notte e musica inattesa, un ritmo instabile da ricercare ogni giorno, ogn’istante; casi, coincidenze, un sorriso e quasi magia. Per la vita, sempre, ci vogliono occhi aperti, mani ferme e passo leggero. La vita non è come quei film, ma con tutte le sue curve e i suoi misteri e, dopo ogni istante, già con il piede nel sole accecante e nella imperscrutabile oscurità dell’istante successivo, come una terra che non ha mappe né confini, come una brutta canzone stonata, come la canzone più bella che c’è, la vita è una cosa crudele, la vita è una cosa meravigliosa.

Interruzioni

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  Vite sospese nel tempo, frasi finite con la virgola. Quanto strazio, quanto dolore a ripensarci. All’improvviso, attimi rapiti e cuore che batte per degli sconosciuti. La vera morte è nella vita sprecata.

Ognuno porta il suo onore nel cuore e il suo fardello sulle spalle...

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Ognuno porta il suo onore nel cuore e il suo fardello sulle spalle. Talvolta, quando sei colpito, quando ti senti solo, il cuore si svuota e il peso sulle spalle raddoppia, rubandoti la forza, la strada e i passi. Ma l’importante è non far spegnere mai la fiamma, perché sarà lei a bruciare la legna secca, a fare del tuo bagaglio onda leggera di vita e di presente. A cosa può mai servire l’invidia, l’odio o l’ammirazione senza essersi mai scambiati gli abiti, i giorni, le notti e i sogni? Forse quello che resta, quello che gli altri, il tempo e la vita possono davvero insegnarci  sono soltanto la conquista della leggerezza, il calore e il suono dei passi che, senza più pensieri, costruiscono la via.  

Credo...

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  Credo che dovremmo sempre ricordarci che siamo soltanto mammiferi e che lo status di umanità dobbiamo conquistarcelo ogni giorno. Credo che dovremmo ringraziare ogni notte e ogni alba che ci viene donata e dimenticare la parola abitudine, che dovremmo abbracciare e tenerci stretti gli amici e vivere appieno, senza riflettere, la magia degli incontri, amare una luce che infrange l’oscurità, la musica e la voce delle persone e la magia di un locale che illumina la notte, il rumore di un auto che ci sta portando verso un sogno, l’estate col suo caldo e il freddo dell’inverno, un cuore che improvvisamente riprende a battere, un cuore che batte ancora dopo uno sguardo, due occhi e un sorriso, credo che bisognerebbe dimenticare le parole vecchiaia e maturità e ammirare la saggezza dei bambini, rinnegare la sicurezza degli oggetti, conquistarsi sempre la libertà della valigia più leggera, ringraziare il misterioso dono di ogni curva, prendere a calci nel cu

Come pura realizzazione di un istante

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  Ascolto, guardo le onde del mare con il loro ritmo implacabile e innamorato, come gli innamorati di occhi lontani spiano all’unisono la luna come surrogato di sguardi reali. Desidero anch’io di sponde lontane che ora, proprio ora, questo mare sta accarezzando. E capisco che forse la ricchezza e la povertà della vita sono proprio questa continua maledizione, questa continua ricerca di cose nuove, di cose ancora remote, che ci faranno forse poi desiderare quello che un tempo stringevamo forti e sicuri nelle nostre mani, felici, senza saperlo. Ad occhi chiusi, smetto di desiderare e ritrovo come per miracolo la ricchezza di questo preciso istante. Questo è uno di quei rari attimi di piena felicità, forte, potente felicità, senza un preciso motivo e forse vera proprio perché fatta della stessa materia della vita, senza più difese, senza più corpo e desideri, senza nemmeno quasi più me stesso, come pura realizzazione di un istante.

Per una lacrima e per un sorriso

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  Com’è veloce la vita, come scorrono incessanti gli attimi, i giorni e gli anni; sembra quasi di dover vedere attraverso una spessa tenda bianca. Come poter vedere il futuro? Dov’è il futuro? Forse il segreto è quello di lasciare che gli istanti prendano il proprio profumo, il proprio colore e la propria musica, forse il segreto non c’è. Ho aperto il palmo su queste mura antiche, pregne di sale e di passate estati; ho potuto riascoltare voci dimenticate che pure erano rimaste lì, da qualche parte, ho ritrovato cose vecchie di anni, eppure lasciate lì soltanto un istante prima. Improvvisamente ho scoperto che unghie e polpastrelli sapevano di quelle mura, e, quella che credevo una ricerca, è tornata ancora, ancora a essere una fuga. Vecchie cose, vecchie mura e il tempo di un istante per accogliere il profumo del mare, per una lacrima e per un sorriso.

Strade di polvere

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  Strade di polvere e sassi acuminati ho dovuto percorrere, piedi di sangue e occhi di sole; ma quello che è restato nei miei ricordi è l’odore del mare nel sale sulla mia fronte e quel sorriso che mi proteggeva gli occhi

La libertà del caos

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Costretto troppo a lungo a discorrere con i silenzi, ho appreso la libertà del caos. Ora, compositore per la musica leggera della vita.  

Con un rullo di tamburi nel cuore

  Bisognerebbe vivere sempre con un rullo di tamburi nel cuore, per non perdere la consapevolezza del tempo che passa e per danzare con l’emozione della vita.