Per una lacrima e per un sorriso

 

Com’è veloce la vita,

come scorrono incessanti gli attimi, i giorni e gli anni;

sembra quasi di dover vedere attraverso una spessa tenda bianca.

Come poter vedere il futuro? Dov’è il futuro?

Forse il segreto è quello di lasciare che gli istanti prendano il proprio profumo, il proprio colore e la propria musica,

forse il segreto non c’è.

Ho aperto il palmo su queste mura antiche,

pregne di sale e di passate estati;

ho potuto riascoltare voci dimenticate

che pure erano rimaste lì, da qualche parte,

ho ritrovato cose vecchie di anni, eppure lasciate lì soltanto un istante prima.

Improvvisamente ho scoperto che unghie e polpastrelli sapevano di quelle mura,

e, quella che credevo una ricerca, è tornata ancora, ancora a essere una fuga.

Vecchie cose, vecchie mura e il tempo di un istante

per accogliere il profumo del mare,

per una lacrima e per un sorriso.


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