Come pura realizzazione di un istante
Ascolto, guardo le onde del mare con il loro ritmo implacabile e innamorato, come gli innamorati di occhi lontani spiano all’unisono la luna come surrogato di sguardi reali. Desidero anch’io di sponde lontane che ora, proprio ora, questo mare sta accarezzando. E capisco che forse la ricchezza e la povertà della vita sono proprio questa continua maledizione, questa continua ricerca di cose nuove, di cose ancora remote, che ci faranno forse poi desiderare quello che un tempo stringevamo forti e sicuri nelle nostre mani, felici, senza saperlo. Ad occhi chiusi, smetto di desiderare e ritrovo come per miracolo la ricchezza di questo preciso istante. Questo è uno di quei rari attimi di piena felicità, forte, potente felicità, senza un preciso motivo e forse vera proprio perché fatta della stessa materia della vita, senza più difese, senza più corpo e desideri, senza nemmeno quasi più me stesso, come pura realizzazione di un istante.