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Libertà

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  Libertà, come una spiaggia di sole e di vento, come la voce del mare, come una bella ragazza formosa che all’improvviso ti sorride con gli occhi su una calda strada di quasi estate, come qualcosa che non cercavi più e che si fa trovare; Libertà senza desideri, come un dono della vita che ti ringrazia perché la stai vivendo; Libertà senza pensieri che vanno oltre il suono dei tuoi passi che stai udendo, senza più ieri né domani, come soltanto presente e respiro infinito; senza oggetti, senza soldi, senza povertà, senza altruismo, senza più persone piccole, tribunali, guerre, per un po’, senza voce né parole, Libertà come musica; senza più timidezze né paure, Libertà come stringere quello che si ama veramente, come il primo coraggio dei primi baci, come quella prima felicità, come qualcosa che avevi dimenticato, come sorriso, come amore, come Libertà.

La vita è una cosa meravigliosa

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  La vita non è come quei film in cui tutto va come dovrebbe andare, ci sono tante, troppe parole che resteranno in gola e occhi che non s’incontreranno, frasi d’amore che si faranno vento, scarpe brutte e comode per calpestare il lungo cammino verso attimi di felicità; luci nella notte e musica inattesa, un ritmo instabile da ricercare ogni giorno, ogn’istante; casi, coincidenze, un sorriso e quasi magia. Per la vita, sempre, ci vogliono occhi aperti, mani ferme e passo leggero. La vita non è come quei film, ma con tutte le sue curve e i suoi misteri e, dopo ogni istante, già con il piede nel sole accecante e nella imperscrutabile oscurità dell’istante successivo, come una terra che non ha mappe né confini, come una brutta canzone stonata, come la canzone più bella che c’è, la vita è una cosa crudele, la vita è una cosa meravigliosa.

Interruzioni

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  Vite sospese nel tempo, frasi finite con la virgola. Quanto strazio, quanto dolore a ripensarci. All’improvviso, attimi rapiti e cuore che batte per degli sconosciuti. La vera morte è nella vita sprecata.

Ognuno porta il suo onore nel cuore e il suo fardello sulle spalle...

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Ognuno porta il suo onore nel cuore e il suo fardello sulle spalle. Talvolta, quando sei colpito, quando ti senti solo, il cuore si svuota e il peso sulle spalle raddoppia, rubandoti la forza, la strada e i passi. Ma l’importante è non far spegnere mai la fiamma, perché sarà lei a bruciare la legna secca, a fare del tuo bagaglio onda leggera di vita e di presente. A cosa può mai servire l’invidia, l’odio o l’ammirazione senza essersi mai scambiati gli abiti, i giorni, le notti e i sogni? Forse quello che resta, quello che gli altri, il tempo e la vita possono davvero insegnarci  sono soltanto la conquista della leggerezza, il calore e il suono dei passi che, senza più pensieri, costruiscono la via.  

Credo...

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  Credo che dovremmo sempre ricordarci che siamo soltanto mammiferi e che lo status di umanità dobbiamo conquistarcelo ogni giorno. Credo che dovremmo ringraziare ogni notte e ogni alba che ci viene donata e dimenticare la parola abitudine, che dovremmo abbracciare e tenerci stretti gli amici e vivere appieno, senza riflettere, la magia degli incontri, amare una luce che infrange l’oscurità, la musica e la voce delle persone e la magia di un locale che illumina la notte, il rumore di un auto che ci sta portando verso un sogno, l’estate col suo caldo e il freddo dell’inverno, un cuore che improvvisamente riprende a battere, un cuore che batte ancora dopo uno sguardo, due occhi e un sorriso, credo che bisognerebbe dimenticare le parole vecchiaia e maturità e ammirare la saggezza dei bambini, rinnegare la sicurezza degli oggetti, conquistarsi sempre la libertà della valigia più leggera, ringraziare il misterioso dono di ogni curva, prendere a calci ne...

Come pura realizzazione di un istante

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  Ascolto, guardo le onde del mare con il loro ritmo implacabile e innamorato, come gli innamorati di occhi lontani spiano all’unisono la luna come surrogato di sguardi reali. Desidero anch’io di sponde lontane che ora, proprio ora, questo mare sta accarezzando. E capisco che forse la ricchezza e la povertà della vita sono proprio questa continua maledizione, questa continua ricerca di cose nuove, di cose ancora remote, che ci faranno forse poi desiderare quello che un tempo stringevamo forti e sicuri nelle nostre mani, felici, senza saperlo. Ad occhi chiusi, smetto di desiderare e ritrovo come per miracolo la ricchezza di questo preciso istante. Questo è uno di quei rari attimi di piena felicità, forte, potente felicità, senza un preciso motivo e forse vera proprio perché fatta della stessa materia della vita, senza più difese, senza più corpo e desideri, senza nemmeno quasi più me stesso, come pura realizzazione di un istante.

Per una lacrima e per un sorriso

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  Com’è veloce la vita, come scorrono incessanti gli attimi, i giorni e gli anni; sembra quasi di dover vedere attraverso una spessa tenda bianca. Come poter vedere il futuro? Dov’è il futuro? Forse il segreto è quello di lasciare che gli istanti prendano il proprio profumo, il proprio colore e la propria musica, forse il segreto non c’è. Ho aperto il palmo su queste mura antiche, pregne di sale e di passate estati; ho potuto riascoltare voci dimenticate che pure erano rimaste lì, da qualche parte, ho ritrovato cose vecchie di anni, eppure lasciate lì soltanto un istante prima. Improvvisamente ho scoperto che unghie e polpastrelli sapevano di quelle mura, e, quella che credevo una ricerca, è tornata ancora, ancora a essere una fuga. Vecchie cose, vecchie mura e il tempo di un istante per accogliere il profumo del mare, per una lacrima e per un sorriso.