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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016
Cellulari: a cosa serve la doppia fotocamera?
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Quella di montare due fotocamere in un cellulare non è certo un’idea nuova; nel 2011 erano già apparsi cellulari muniti di doppia fotocamera per poter produrre fotografie e filmati in 3D. Tecnologia che, almeno per quel che riguarda il mondo della fotografia, in verità non ha incontrato un buon successo di mercato: amiamo i videogiochi ed i film in 3D, ma, per quel che riguarda la fotografia, i consumatori si sono sempre dimostrati restii ad adottare questa tecnologia, forse anche per la difficoltà di esportare le immagini su tutti i dispositivi, non sempre aggiornati all’ultima diavoleria tecnologica e forse spero anche, ma questa è una mia idea, perché legati al concetto di fotografia classica (cosa che mi trova perfettamente d’accordo). Il 2016 è stato “l’anno BooM” per i cellulari top gamma muniti di doppia fotocamera, un fenomeno destinato di sicuro a far registrare una decisa espansione anche nel prossimo anno. Gli smartphone attuali muniti di doppia fotocamera, abban
Pixel e risoluzione: le impostazioni ottimali per i differenti usi dell'immagine
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Ogni immagine digitale è composta da blocchi chiamati “ pixel ”, abbreviazione di “ picture elements ”. Per scovarli basta semplicemente ingrandire l’immagine e, al massimo livello d’ingrandimento consentito dalle sue dimensioni, appariranno dei quadratini, i pixel, appunto. Ogni singolo pixel contiene informazioni inerenti il suo colore, l’intensità di quel colore e il suo grado di luminosità. Queste informazioni vengono abitualmente denominate “ HSB ”, sigla di “ Hue, Saturation, Brightness ” ( Tonalità, saturazione e luminosità ). Quando guardiamo un’immagine digitale di buona o media qualità non percepiamo i pixel ad occhio nudo, ma soltanto i graduali cambiamenti di luci e ombre e di tono e colore, in un percorso visivo “delicato”, caratterizzato da toni continui. La risoluzione, la qualità e la resa dei dettagli di un’immagine digitale sono determinate dal suo numero di pixel. Di solito si parla di milioni di pixel: ad esempio la sigla “20 MP” (mega pixel) equival
Come fotografare in notturna in condizioni di bassa luminosità
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Adottando i pochi dovuti accorgimenti, in condizioni di bassa luminosità, si possono ottenere fotografie ricche di atmosfera e potenza. Troppe volte evitiamo di scattare in queste condizioni, magari perché abbiamo lasciato a casa il treppiedi, perché non abbiamo il tempo di scovare un luogo dove poter appoggiare la nostra fotocamera per darle stabilità per uno scatto con tempi medio-lunghi di otturazione, o semplicemente perché scoraggiati da qualche difficoltà tecnica che incontriamo… Armiamoci soprattutto di perseveranza, curiosità e di qualche piccolo strumento e lanciamoci in questa meravigliosa avventura che, anche attraverso errori – da vedere sempre come i migliori alleati per ogni nostro progresso – sicuramente sarà in grado di offrirci ottimi scatti! La prima cosa da considerare è che in pratica qualsiasi scena è adatta per fotografie a bassa luminosità: ad esempio le città con i loro palazzi illuminati e con le loro strade trafficate e vive sono degli ottim
Composizione fotografica: la sezione aurea
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Qualche tempo fa abbiamo parlato della regola dei terzi nella composizione fotografica, oggi introdurremo un concetto un po’ più complesso, ma forse anche più interessante, quello della “ Sezione aurea ”. La sezione aurea, conosciuta anche come la “Successione di Fibonacci”, venne divulgata intorno all’anno 1200, appunto da Leonardo Fibonacci, uno tra i principali matematici medioevali, conosciuto anche con il nome di Leonardo Pisano, per la sua città natale. Fibonacci individuò l’esistenza di una proporzione costante, riscontrabile negli esseri viventi, piante comprese, che ha la caratteristica di risultare particolarmente piacevole all’occhio umano, per tale ragione questa successione ha assunto anche il nome di “Proporzione divina”; in inglese “Golden ratio” o “Golden rule”. La proporzione di Fibonacci è questa 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34 , ... Possiamo dire che tale proporzione abbia da sempre fatto parte, almeno in maniera istintiva, delle scelte costrut