Cellulari: a cosa serve la doppia fotocamera?
Quella
di montare due fotocamere in un cellulare non è certo un’idea nuova; nel
2011 erano già apparsi cellulari muniti di doppia fotocamera per poter produrre
fotografie e filmati in 3D. Tecnologia che, almeno per quel che riguarda il
mondo della fotografia, in verità non ha incontrato un buon successo di mercato:
amiamo i videogiochi ed i film in 3D, ma, per quel che riguarda la fotografia, i consumatori si sono
sempre dimostrati restii ad adottare questa tecnologia, forse anche per la
difficoltà di esportare le immagini su tutti i dispositivi, non sempre
aggiornati all’ultima diavoleria tecnologica e forse spero anche, ma questa è
una mia idea, perché legati al concetto di fotografia classica (cosa che mi
trova perfettamente d’accordo).
Il
2016 è stato “l’anno BooM” per i cellulari top gamma muniti di doppia
fotocamera, un fenomeno destinato di sicuro a far registrare una decisa espansione
anche nel prossimo anno.
Gli
smartphone attuali muniti di doppia fotocamera, abbandonato lo scopo del 3D,
presentano caratteristiche in grado di produrre immagini in grado di offrire
messe a fuoco differenziate nell’aria di scatto, scansionare in maniera
accurata la profondità della scena e definire aperture dell’obbiettivo
differenziate all’interno di ogni singolo scatto.
Inoltre
l’escamotage della doppia fotocamera rende possibile montare sensori più grandi
all’interno dei nostri dispositivi mobili, riuscendo a mantenere molto contenuto
il loro spessore e peso.
Insomma,
anche se a mio avviso le reflex sono insostituibili, avremo sempre più
cellulari in grado di strizzare l’occhio a fotocamere di alta gamma.
Un
fenomeno davvero interessante e stimolante per un mercato, quello dei sensori delle
fotocamere, che negli ultimi anni in verità non registrava novità sostanziali.
Buon
Anno e buone fotografie a Tutti!
Luigi Ventriglia
Commenti
Posta un commento