Un mare di veleni - Luigi Ventriglia, Mensile ''Lo Strillo''
Per quel che riguarda la balneabilità delle acque in Campania, una delle situazioni più critiche sembra essere proprio quella inerente alla zona flegrea. I dati rilasciati da Legambiente sono allarmanti: la Campania risulta avere il mare più sporco d'Italia (14 zone su 20 sono inquinate). La recente certificazione di balneabilità concessa dall'Arpac, in questi giorni è stata purtroppo smentita dalle rilevazioni effettuate dalla "Goletta Verde" di Legambiente, che ha classificato anche il tratto di costa in questione come "fortemente inquinato". Il Ministro Clini ha dichiarato un suo prossimo intervento sulla Regione volto al monitoraggio e alla risoluzione della gravissima e ormai cronica carenza degli impianti di depurazione campani che nella loro quasi totalità sono inefficienti e non a norma.
La stessa Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpac), che sta perdendo oltre 130 unità, mostra un notevole livello di criticità, legato alla qualità ed alla frequenza delle sue analisi, oramai troppo spesso smentite da ulteriori analisi effettuate da organizzazioni altre. Sicuramente si avverte il bisogno di una seria svolta per quel che riguarda i sistemi di depurazione in Campania e per un'azione di potenziamento dell'Arpac.
Confidiamo in un intervento delle istituzioni locali e nazionali per mettere in pratica interventi oramai attesi da troppo tempo e per poterci un giorno (speriamo non troppo lontano) riappropriare di questa fantastica ricchezza concessaci dalla natura e poter finalmente ridare un mare pulito e sicuro ai cittadini.
Nel nostro prossimo numero di settembre l'inchiesta sui lidi condotta dal collega Pasquale Francomano, che è andato a verificare quanto hanno speso i campani per il bagno della domenica.
Luigi Ventriglia (Mensile "Lo Strillo") www.lostrillo.it
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