Fantasmi a Napoli, percorsi turistici e culturali tra sacralità ed esoterismo


Napoli, 11 giugno 2014 - nella Sala dell’Armeria in Castel Nuovo, alla presenza dell’Assessore alla Cultura ed al Turismo Gaetano Daniele, si è tenuta la presentazione alla stampa dell’iniziativa: “I PALAZZI DEGLI SPIRITI - Fantasmi a Napoli: percorsi turistici e culturali tra sacralità ed esoterismo”.

L’iniziativa, nata da un’idea della giornalista, autrice ed esperta di esoterismo Anna Maria Ghedina, promossa dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli con la Fondazione Forum Universale delle Culture di Napoli,  avrà luogo a Napoli tra il 21 ed il 30 giugno e sarà realizzata con la collaborazione dell'Accademia delle Belle Arti e di numerose istituzioni ed associazioni culturali, soggetti pubblici e privati, che  hanno accolto l'invito dell'Assessorato e daranno vita ad eventi, reading, proiezioni, performance, spettacoli, mostre e visite guidate.

Oltre cento appuntamenti condensati in nove giorni in una Partenope che va riscoperta anche come una delle capitali dell’esoterismo, zeppa com’è di strade, storie e palazzi che sanno ancora narrare leggende, miti e misteri che hanno contribuito largamente alla formazione della storia di questa città che può pregiarsi di una gioventù di ben 3000 anni.

Come ricordato dall’Assessore alla Cultura e al Turismo, Gaetano Daniele, tra gli scopi che il Comune intende perseguire attraverso tale iniziativa, vi è anche l’obiettivo di salvaguardia monumentale della bellissima e suggestiva “Casa degli Spiriti” a Posillipo; un edificio a tre livelli risalente al I secolo. a.C. , il cui pian terreno è attualmente semisommerso a causa del bradisismo.
Per storia e per fascino, un monumento unico al mondo, una imponente domus romana che si lascia ammirare emergendo dalle azzurre onde del mare di Posillipo.

“Sono tante le leggende connesse a questo edificio che lo vorrebbero abitato dagli spiriti, anche se sembra che la reale origine dell'appellativo sia da rintracciarsi nel fatto che alla fine dell'800 la struttura venne utilizzata da gente di malaffare che ne fece un covo ideale. Aiutati dal rumore delle onde che echeggiavano nelle stanze interne allagate e dall'aspetto tetro dell'edificio, fu facile far spargere la voce tra il popolo della presenza nella villa di spiriti maligni, ottenendo il risultato di tener lontani gli occhi curiosi dai loro illeciti traffici.
L'edificio attirò agli inizi dell'ottocento l'interesse dello studioso Robert Gunther che osservando la struttura intuì l'azione di movimenti tettonici della crosta terrestre ed intraprese i primi studi geo-archeologici sulle strutture sommerse presenti in zona”.

Un monumento che è per altro fragilissimo e a rischio, come ha ben illustrato Maurizio Simeone, presidente del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus: “Nonostante il fatto che la sua posizione la sottoponga all'azione incessante delle onde, ciò che non hanno fatto il tempo, i terremoti ed  il mare lo stanno facendo negli ultimi decenni le scarpe ed il vandalismo inconsapevole di migliaia di ragazzini che ogni estate utilizzano parti dell’edificio come trampolino per tuffi”.

“I PALAZZI DEGLI SPIRITI - Fantasmi a Napoli: percorsi turistici e culturali tra sacralità ed esoterismo”, quest’idea della giornalista, scrittrice ed esperta di esoterismo Anna Maria Ghedina che sin da subito ha incontrato la sensibilità dell’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Gaetano Daniele, di Daniele Pitteri, Commisario della Fondazione Forum Universale delle Culture e di tante altre persone, testimonia la straordinaria ricchezza di una città che ancora una volta dimostra di possedere la capacità di saper rinascere e rafforzarsi anche facendo leva sui suoi lati più “oscuri”.

Luigi Ventriglia (Periodico “Lo Strillo”)

Commenti

  1. A proposito di Napoli esoterica, sono rimasto profondamente colpito dalle belle e suggestive visite guidate della guida turistica Fabio Comella.
    Per info e contatti:
    http://www.fabiocomella.blogspot.it/2012/11/napoli-esoterica-il-tour.html

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