E riscoprimmo che l’Inghilterra è soltanto un’isola
Il ministro britannico
dell'Interno, Theresa May, chiede una riforma della libera circolazione comunitaria,
che autorizzi la permanenza in Gran Bretagna soltanto a chi possiede un lavoro
e che chiuda invece le porte ai disoccupati che provengono anche da altri paesi
Ue che non sono in grado di assicurare un dignitoso futuro ai propri giovani, Italia
compresa.
In un editoriale apparso
sul Sunday Times, il ministro definisce l'attuale livello dell'immigrazione non
più sostenibile, in quanto mette troppa pressione sulle infrastrutture, come
case e trasporti, e i servizi pubblici, come scuole ed ospedali. La May
sottolinea che l'immigrazione dai paesi Ue è più che raddoppiata rispetto al
2010, ed "è per questo che la volontà del governo di rinegoziare la
relazione della Gran Bretagna con l'Ue è così importante", aggiungendo che
“il Trattato di Schengen ha alimentato la crisi dei
migranti” e che “le tragedie di quest'estate sono state esasperate dal sistema europeo della
libera circolazione”.
In Italia sta avvenendo
invece l’esatto contrario, il governo si sta trovando impreparato anche solo
nel far distinzione tra migranti economici e richiedenti asilo politico, in
fuga da atroci scenari di guerra, come quello siriano; e possiamo dire che,
attraverso tali gravi mancanze, si sta davvero rischiando di perdere il
controllo del territorio: persone trattate come bestie in affollati centri di
accoglienza e senso d’insicurezza avvertito dagli italiani, che sta porgendo il
fianco a una certa politica pericolosissima, fatta di razzismo e intolleranza,
che si sta facendo strada nel nostro Paese attraverso proclami di terrore che
fanno presa sui più bassi e ignoranti istinti.
Quello di cui abbiamo
davvero bisogno è un governo forte e, soprattutto, un popolo cosciente che
ritrovi uno sguardo lucido e sereno, che, senza stupidi e ignoranti pregiudizi,
faccia luce sui fatti. Bisogna dividere la lavagna con una linea di gesso e
scrivere: “buoni e cattivi” e per tale compito ci possono venire in soccorso
proprio due notizie di ieri:
Quella
di Anatoliy Karol, 38enne ucraino, morto da eroe in un supermercato a Castello
di Cisterna (Na), mentre cercava di sventare una rapina, forse commessa da
italiani;
e
quella della barbara uccisione di una coppia di anziani coniugi avvenuta a
Patagonia, nel catanese, perpetrata con ogni probabilità da Mamadou Kamara, un ivoriano ospitato dallo scorso
giugno dal centro di accoglienza Cara di Mineo, fermato dalla Polizia di Stato
con abiti e beni appartenuti alle vittime.
Luigi
Ventriglia
Commenti
Posta un commento