Ritorno alla casa delle vacanze
Lì, dove c’erano giostre di ferro tagliente,
ora c’è una fontana candida e azzurra;
sciabordio innocente e una frase messa dal comune:
“Quanto siete cattivi e quant’è bello l’ambiente.”
Per il resto la stessa gente, stessa ricchezza, stessa povertà.
Un metro soltanto e, d’improvviso,
l’innocenza sdentata del sorriso di un vecchio
e la bella, spropositata bellezza del seno di una cinquantenne.
Ai margini dello sguardo il sale del mare, o di una vecchia lacrima
che, come un’amica, è voluta tornare a trovarmi.
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