Post

Visualizzazione dei post da 2021

Un tempo per...

Immagine
  Un tempo per ridere, un tempo per piangere, un tempo per riposarsi e un altro per combattere e agire, un tempo per abbracciare e un altro per fuggire. Poi gli istanti più difficili, quelli in cui rendersi conto che è meglio non decidere, che è meglio non far nulla.

Il suono del mare, alici fritte e anche un tramonto

Immagine
  Eravamo liberi come uccelli. Erano giorni di nulla e di universo. Senza passato, senza futuro, eravamo soltanto respiro. Ci fu donato il suono del mare, alici fritte e anche un tramonto. Poi nella tua lontananza, quando scoprii che nei pensieri non c’eri che tu, le mie parole furono lama tagliente. E ritornarono il ieri, il domani e i giorni incessanti del presente. Con quella libertà ritrovata, a lungo, sopravvissi a un nulla senza universo.

Sospesi sulle lame del tempo...

Immagine
Sospesi sulle lame del tempo, voliamo per non cadere. O spirito caldo del giorno, o vento impetuoso della notte fate che il grido sia sempre suono, fate che i piedi calpestino leggeri questa terra, che le mani stringano quel tanto che basta per vivere pienamente, che ci sia sempre un poco di serena, avventurosa solitudine e tanta vera compagnia; che quel grido infine si faccia sempre suono.   

Mio caro, grande amico che non ci sei più...

Immagine
  Mio caro, grande amico che non ci sei più, improvvisamente mi torna alla mente il tempo in cui avevamo grandi sogni, le lunghe notti che pure sono volate via nel vento, nelle quali ci sembrava di poter girare il mondo col solo aiuto della luna; allora avevamo sogni straordinari o soltanto attese di mature quotidianità. Dove sei ora amico mio? Dove sono finiti quei nostri sogni e quei lontani giorni? Tutto è andato diversamente, il mare burrascoso della vita ci ha sospinti su lidi inimmaginati e sconosciuti. Improvvisamente, quasi vecchi, ci siamo ritrovati senza maturità, senza quotidianità, ma ancora con il pugno stretto su quel che s’è salvato di quei lontani sogni.

Come anima dalle imposte chiuse

Immagine
  Improvvisamente come anima dalle imposte chiuse, come sussurro solo in una notte di montagna, ritorni ad essere foglia nel vento, poi gioie, tristezze, istanti … quando perdi quell’unico sogno che ti toglieva il sonno e ti donava sorrisi. Quante volte si torna ad essere foglie nel vento?

Dov’erano gli istanti, dov’era il sole...

Immagine
Dov’erano gli istanti, dov’era il sole, e il vento, e gli occhi, quando, distratto, sopravvivevi ai giorni uguali, perso tra volti e voci non tue, in luoghi in cui non avresti mai vissuto, prigioniero di un tempo non tuo. Respira, respira dieci, cento volte  ad occhi chiusi e ritorna al tuo tempo, ai tuoi luoghi, ai tuoi occhi, e, se vale, creati anche una tua nuova religione, dimentica anche la pietà, se serve, e riprenditi il valore dei tuoi istanti e la tua felicità.  

Adobe Photoshop CS6 - Un video corso completo che consiglio a tutti!

Immagine
  Cari lettori, vi inoltro un link YouTube per seguire un video corso (di 200 video!!) davvero completo ed esaustivo per scoprire tutti i "meandri" dell'insuperabile Adobe Photoshop CS6. Video corso CS6 - Semplice PC

Come ricordi di cose mai vissute

Immagine
  Tornano all’improvviso due occhi umidi e brillanti, come ricordi di cose mai vissute che comunque sanno farsi nostalgia, e scavare, scavare nella mente e nel cuore… E all’improvviso ti ritrovi senza presente, nell’attesa, impiccato in un’esistenza sospesa; e non riesci ad aprire le finestre a far entrare aria nuova, e ad aprire quella porta per correre fuori a calpestare il mondo. Il telefono che suonava sempre, oggi non suona; persiane chiuse per non far uscire una musica che fa piangere, per perdersi nella danza della polvere con le precise geometrie dei raggi di sole che entrano comunque.

Ricordo i tuoi giorni...

Immagine
Ricordo i tuoi giorni, gli ultimi giorni vicino al mare; macchine a registrare il tuo battito, a dieci metri l’eliporto dell’ospedale, eppure quasi sulla spiaggia; gli ultimi tuoi oggetti nel turbinio delle mode che passano, piccole glorie di quotidiano, come infinitesimali certezze. La verità è che non siamo niente, eppure siamo tutto nella mente di chi vive e procede, nei piedi che calpestano altra terra, terra nuova, nei sorrisi, nelle parole di sole di chi verrà, amerà e vivrà; portati avanti forse anche solo da quella musica gracchiante di quella radio da barba del mattino, lasciata lì, dimenticata in quell’angolo di una camera di ospedale; come occhi abbagliati dal sole, e curiosi, amanti; avanti, ancora avanti col sorriso sulle labbra.  

In fuga verso vecchi lidi...

Immagine
  In fuga verso vecchi lidi, e nuovi, mai visti, assolati, e pieni di una nostalgia senza risposte, perché a venti anni è davvero difficile essere felici.   Oggi, stanco dei ricordi ereditati, del peso incombente degli errori di altre esistenze, nauseato dall’egoismo, dalla cattiveria e da tanta stupidità.   Strappate senza pietà questi chiodi, sfilate le catene, e ridatemi soltanto un sorriso leggero, un giorno di sole nel quale correre e la mia meritata libertà.   Voglia di quel luogo, di quel tempo dove gli occhi sono belli perché dicono la verità.

Un giorno quasi non mio

Immagine
Giornata strana, lontana, col sottofondo di una musica aliena; mattina azzurro-blu e senza sole, pomeriggio blu e notte nera. Silenzio grigio, ma silenzio di vento, senza voci, senza auto, senza vita; nemmeno un cane ad abbaiare. Mille pensieri, e pensieri confusi; infiniti oggetti, e oggetti di una vita non mia. Nudo e senza tremare, come scaraventato sul balcone degli occhi, osservo il tramonto senza colori di questo giorno d’un agosto infinito ai margini della vita. Fotografie che oggi non riconosco; come piccole deflagrazioni di bombe al fosforo, da un televisore dimenticato, esplosioni blu e risate aggressive di una comicità inidonea agli umani. Poi ecco la vita, un po’ di giallo, un po’ di arancione, quasi un tramonto e una canzone di Mina.

Schiaccia i diamanti

Immagine
  Schiaccia i diamanti, calpesta gli oggetti, i ricordi, i gingilli, brucia i mobili, i quadri e i libri dei falsi profeti, ma non calpestare mai la vita. Non tirare fango sui sorrisi innocenti, non smentire gli occhi e la fiducia dei puri, non rubare dalle mani che ti stanno offrendo. L’unico bene che ne otterrai sarà la tua fine; saranno labbra per mangiare incapaci di sorrisi, saranno passi che non fanno rumore, saranno cieli senza più colori e giorni vuoti, senza occhi, senza voci, senza cuore; sarà morte, ma con tutti i doveri e tutto il peso della vita; sarà vita senza Vita. Non perdere il sole, il sale, il vento e quella paura, e quella poesia senza parole, quella piega ai confini degli occhi, e quel naso all’insù, e l’aria fredda e calda del mattino, non perdere quel piccolo, sacro stupore dei risvegli.

Per fortuna si nasce...

Immagine
  Per fortuna si nasce, per sfortuna si muore, per fortuna o sfortuna si vive. Di sole e d’ombra, di parole mai dette e da dire, di occhi che s’incontrano e si perdono, di sguardi confusi nella nebbia e passi morbidi, e silenziosi, e umidi, che siano quasi non più piedi e gambe, ma sempre più sabbia, sale e vento. Che sia il suono tondo di un motore che taglia ruggente la notte e il giorno, che sia prendere per le orecchie anche il peggior nemico, che siano baci, mille baci e dolci parole, senza più dire e dirsi bugie, che sia anche sorriso, sorriso di occhi, che non sia più fuga, che sia ricerca. Nella lotta e nell’amore, nel vuoto delle attese, che ci sia sempre spazio e tempo almeno per un profumo, un colore, un sorriso, silenzioso, curioso, rumoroso, gesticolante, che ci sia sempre un sorriso. Per fortuna si Vive!

1993-‘94

Immagine
  Caro Amico mio, ritorneremo in quella classe, la prima, quella dove iniziavamo a fingerci adulti, e ci ritroveremo seduti accanto. I nostri genitori torneranno ad essere giovani e i nostri amici, come allora, avranno meno pensieri e più canzoni, le ragazze avranno più sorrisi e con i professori parleremo, senza più interrogazioni-interrogatori, come dovrebbe essere sempre nella vita, senza più alto né basso, senza destra né sinistra; ci saranno soltanto occhi, occhi e sorrisi. Ci ritroveremo in quella classe un giorno e ci riabbracceremo, e sarà un giorno di sole, sarà tutto come allora e tutto nuovo, tutto diverso. Ci presenteremo come la prima volta, come se non ci fosse stata una vita in mezzo, con tutta la gioventù, i giorni, le notti, gli amori, i viaggi e gli occhi ancora da vivere, e ancora avanti tutte le scoperte, come nuovi eppure antichi ci riabbracceremo. In un capitolo, un anfratto, un angolo di quel Paradiso ci sarà pure uno spazi