1993-‘94
Caro
Amico mio,
ritorneremo
in quella classe,
la
prima, quella dove iniziavamo a fingerci adulti,
e
ci ritroveremo seduti accanto.
I
nostri genitori torneranno ad essere giovani
e
i nostri amici, come allora, avranno meno pensieri e più canzoni,
le
ragazze avranno più sorrisi
e
con i professori parleremo, senza più interrogazioni-interrogatori,
come
dovrebbe essere sempre nella vita,
senza
più alto né basso, senza destra né sinistra;
ci
saranno soltanto occhi, occhi e sorrisi.
Ci
ritroveremo in quella classe un giorno e ci riabbracceremo,
e
sarà un giorno di sole,
sarà
tutto come allora e tutto nuovo, tutto diverso.
Ci
presenteremo come la prima volta,
come
se non ci fosse stata una vita in mezzo,
con
tutta la gioventù, i giorni, le notti, gli amori, i viaggi e gli occhi ancora
da vivere,
e
ancora avanti tutte le scoperte,
come
nuovi eppure antichi ci riabbracceremo.
In
un capitolo, un anfratto, un angolo di quel Paradiso
ci sarà pure uno spazio per quel giorno di sole, nuovo, eppure antico.
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