Oggi parlerò di me...


Oggi parlerò di me,

di quello che ho incontrato,

di quello che ero e di quello che mi è stato donato,

di quello che dissi e di quello che non è mai stato detto

e anche delle cose che non si ha nemmeno il coraggio di pensare.

Scaverò nell’onda che subito si richiude,

mi bagnerò dell’acqua limpida e del fango che ho dentro;

tirerò i fili di nylon assassini per riportare a galla i ricordi;

riguarderò negli occhi di chi vorrei rincontrare

ed in quelli di coloro dai quali sto ancora fuggendo.

Oggi non fuggirò.

Vivrò, combatterò e subirò il mondo,

attraverserò, tra tagli e graffi, la notte e il bosco;

sarò occhi intensi che danno luce al buio,

sarò anche dolore, lacrime e pianto,

sarò riso folle di chi ha tutta la vita davanti e di chi non ha più nulla da perdere,

sarò urla di spensieratezza e canto;

senza freni, senza altri, senza voci, senza musica,

senza paure,

per la ricerca più difficile,

sarò buio per guardare nel buio profondo,

sarò solitudine per scacciare la solitudine,

sarò anche cattiveria per scavarmi dentro.

E donerò il bagaglio dei ricordi scomodi,

per ritornare a essere pienamente corpo e anima,

per ritornare soltanto passi sulla sabbia, sulla pietra, nell’acqua e nell’aria di libertà.

Abbatterò ogni muro, senza più paure né difese,

per ritornare a essere come un neonato,

braccia aperte, spalancate, mondo nel mondo.

Come oscurità che rafforza il sole,

sarò anche raggi di ghiaccio per ritrovare tutto quel freddo,

per sentire più forte il calore del presente.

Sarò fino in fondo quello che sono di più scomodo,

per buttare fuori tutto

e fare spazio di nuovo al cuore.

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