"Sott' 'e bombe" - Reading di poesie al femminile nel ventre del Palazzo Caracciolo d'Oppido
Napoli, 10 settembre 2014 – Il ventre della città
accoglie il reading poetico al femminile “Sott’ ‘e bombe”.
Nel corso del Secondo conflitto mondiale Napoli fu la
città italiana più colpita dalle bombe. Molte delle antiche cavità della città
furono utilizzate dai cittadini come rifugio antiaereo. Anche l’acquedotto
della Bolla, realizzato dai greci di Neapolis, e sito al di sotto del
cinquecentesco Palazzo Caracciolo d’Oppido, in via Carbonara 31, seppe
accogliere i cittadini come il ventre premuroso di una madre.
A ricordo di quei terribili giorni, dal 10 al 17
settembre, in questi spazi intrisi di storia sapientemente allestiti
dall’archeologa Roberta Aveta, oltre 20 autrici partenopee - di nascita o
adozione - terranno un reading di poesia.
Oggi il via del suggestivo evento, curato e moderato
da Costanzo Ioni e realizzato e promosso dall’associazione culturale Agorà
diretta dalla dottoressa Paola Filardi (facebook.com/pages/AGORA-Associazione-Culturale),
al quale, in ordine cronologico hanno partecipato le poetesse Federica
Giordano, Cinzia Caputo, Giovanna Silvestri, Agi Berta (ungherese di nascita,
ma napoletana di adozione), Floriana Coppola e Angela Schiavone.
Nelle serate dell’11, 16 e 17 settembre le pareti
dello storico acquedotto partenopeo continueranno a risuonare accarezzate dai
versi suggestivi di altre numerose poetesse. Nel corso della manifestazione
saranno in mostra i “Piccolibroggetto”, pezzi unici realizzati dall’artista e
scultore Augusto Massa che accoglieranno i versi scritti per l’evento da tutte le
autrici.
Come sottolineato spesso e con parole diverse dal
giornalista Mario Carannante, curatore della comunicazione alla stampa
dell’evento: “Napoli e la Campania hanno bisogno di un impegno volto alla
positività, che sappia raccontare e rivitalizzare al meglio tutta la sua Storia
e la sua Cultura”. E così facendo, possiamo aggiungere, anche le profonde,
infinite cavità che caratterizzano questa città giovane di oltre tremila anni,
come è accaduto oggi, possono essere raggiunte dal sole.
Luigi Ventriglia (Periodico “Lo Strillo”)
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