''Sogna la vita! Non berti...il cervello'' - Dibattito sul fenomeno dell'alcolismo fra i giovani



25 settembre 2014 - La parrocchia del Cuore S.S. di Gesù di Torregaveta ha aperto le sue porte al primo appuntamento autunnale dei dibattiti organizzati e promossi dall’Associazione AR.TU’.
''Sogna la vita! Non berti...il cervello'', è questo il nome dell’incontro nato per presentare l’omonima campagna d’informazione e sensibilizzazione sul grave fenomeno dell’alcolismo fra i giovani e giovanissimi, organizzato e promosso dall’Associazione AR.TU’ di Monte di Procida in collaborazione con la parrocchia del S.S. Cuore di Gesù di Torregaveta e con la partecipazione attiva delle Istituzioni del territorio, al quale tra gli altri hanno preso parte la dottoressa Monica Carannante, Presidente Associazione AR.TU’, la pscicoterapeuta Isabella Parascandola, l’avv. Nunzia Nigro, Consigliere Comunale al Comune di Monte di Procida e il Parroco della parrocchia Cuore S.S. di Gesù, Don Alfonso Farina.  

L’Associazione AR.TU’ e stata già promotrice di numerose importanti iniziative sul territorio flegreo, come “Camper Donna”, campagna d’informazione, sensibilizzazione e prevenzione che lo scorso marzo, in collaborazione con l’ALTS (Associazione Lotta tumori al seno), ha offerto visite totalmente gratuite a tantissime donne, o “Le parole…che uccidono”, campagna d’informazione e sensibilizzazione tenutasi lo scorso maggio  sul tema bullismo e cyberbullismo.

Secondo una recente indagine effettuata dall’Istat  circa l’approccio dei giovani all’alcol è emerso che il 78% dei ragazzi italiani tra i 18 e 27 anni dichiara di fare uso di alcolici, il 61% dei ragazzi tra 15 e 17 anni assume alcol e il 20% di essi dichiara di ubriacarsi in discoteca, dove riescono ad acquistare senza incontrare grandi ostacoli alcolici e super alcolici nonostante la legge italiana ne vieti la vendita ai minori di 16 anni. Voglia di confrontarsi, di superarsi nella sopportazione degli alcolici, o paura di risultare diversi dalla massa, a prescindere dalle sue numerose cause quello dell’alcolismo fra i giovani e giovanissimi, se non monitorato, potrà nei prossimi anni assumere i contorni di una vera e propria emergenza sociale e sanitaria.
Quello che emerge è soprattutto la mancanza di una rete familiare ed amicale solida e spesso una paura nel futuro che porta i ragazzi anche giovanissimi ad assumere comportamenti tendenti ad un fatalismo autodistruttivo.

L’incontro tenutosi oggi, non è che il primo di altri appuntamenti organizzati dall’Associazione AR.TU’ che vedranno l’instaurarsi di un disteso e fruttuoso confronto tra il mondo dei giovani e quello degli adulti, come il prossimo in calendario che tratterà il tema della “Sessualità”.
Parole come un ponte per congiungere due mondi vicini e spesso lontanissimi come quello degli adulti e dei giovani, che nella odierna quotidianità veloce sembrano aver perso luoghi e momenti per il dialogo ed il confronto, perché forse per combattere l’alcolismo sono molto più efficaci le parole e la vicinanza rispetto ad ogni divieto.  

Luigi Ventriglia (Mensile “Lo Strillo”)

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