Dopo la prima gioventù
Inseguire,
afferrare,
curare,
ferire,
anch’io ferire,
curare.
Mille occhi di ragazze,
occhi lucidi di mare,
di addii di porti e di
stazioni,
come il blu di prematuri
mattini
che sembrava non sarebbero mai stati giorni;
occhi “cinesi” di
felicità.
Dopo anni infiniti di
sogni, desideri, intenti,
mille sogni quinte di
cartone;
ora,
correre libero su un
prato,
sorridere ad una ragazza,
ad un bambino, ad un vecchio che sorride,
aprire la mano ed
accarezzare il mare come fosse un cane;
ora,
sorriso, mia unica
sostanza,
verità come unica eleganza.
verità come unica eleganza.
Luigi Ventriglia
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