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Visualizzazione dei post da 2016

Welcome 2017!

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Cellulari: a cosa serve la doppia fotocamera?

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Quella di montare due fotocamere in un cellulare non è certo un’idea nuova; nel 2011 erano già apparsi cellulari muniti di doppia fotocamera per poter produrre fotografie e filmati in 3D. Tecnologia che, almeno per quel che riguarda il mondo della fotografia, in verità non ha incontrato un buon successo di mercato: amiamo i videogiochi ed i film in 3D, ma, per quel che riguarda la fotografia, i consumatori si sono sempre dimostrati restii ad adottare questa tecnologia, forse anche per la difficoltà di esportare le immagini su tutti i dispositivi, non sempre aggiornati all’ultima diavoleria tecnologica e forse spero anche, ma questa è una mia idea, perché legati al concetto di fotografia classica (cosa che mi trova perfettamente d’accordo). Il 2016 è stato “l’anno BooM” per i cellulari top gamma muniti di doppia fotocamera, un fenomeno destinato di sicuro a far registrare una decisa espansione anche nel prossimo anno. Gli smartphone attuali muniti di doppia fotocamera, abban
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Auguri per un Nuovo Anno di Pace, Gioia e Rinascita. My best wishes for a New Year of Peace, Joy and Rebirth.

Pixel e risoluzione: le impostazioni ottimali per i differenti usi dell'immagine

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Ogni immagine digitale è composta da blocchi chiamati “ pixel ”, abbreviazione di “ picture elements ”. Per scovarli basta semplicemente ingrandire l’immagine e, al massimo livello d’ingrandimento consentito dalle sue dimensioni,  appariranno dei quadratini, i pixel, appunto. Ogni singolo pixel contiene informazioni inerenti il suo colore, l’intensità di quel colore e il suo grado di luminosità. Queste informazioni vengono abitualmente denominate “ HSB ”, sigla di “ Hue, Saturation, Brightness ” ( Tonalità, saturazione e luminosità ). Quando guardiamo un’immagine digitale di buona o media qualità non percepiamo i pixel ad occhio nudo, ma soltanto i graduali cambiamenti di luci e ombre e di tono e colore, in un percorso visivo “delicato”, caratterizzato da toni continui. La risoluzione, la qualità e la resa dei dettagli di un’immagine digitale sono determinate dal suo numero di pixel. Di solito si parla di milioni di pixel: ad esempio la sigla “20 MP” (mega pixel) equival
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Come fotografare in notturna in condizioni di bassa luminosità

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Adottando i pochi dovuti accorgimenti, in condizioni di bassa luminosità, si possono ottenere fotografie ricche di atmosfera e potenza. Troppe volte evitiamo di scattare in queste condizioni, magari perché abbiamo lasciato a casa il treppiedi, perché non abbiamo il tempo di scovare un luogo dove poter appoggiare la nostra fotocamera per darle stabilità per uno scatto con tempi medio-lunghi di otturazione, o semplicemente perché scoraggiati da qualche difficoltà tecnica che incontriamo… Armiamoci soprattutto di perseveranza, curiosità e di qualche piccolo strumento e lanciamoci in questa meravigliosa avventura che, anche attraverso errori – da vedere sempre come i migliori alleati per ogni nostro progresso – sicuramente sarà in grado di offrirci ottimi scatti!   La prima cosa da considerare è che in pratica qualsiasi scena è adatta per fotografie a bassa luminosità: ad esempio le città con i loro palazzi illuminati e con le loro strade trafficate e vive sono degli ottim

Composizione fotografica: la sezione aurea

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Qualche tempo fa abbiamo parlato della regola dei terzi nella composizione fotografica, oggi introdurremo un concetto un po’ più complesso, ma forse anche più interessante, quello della “ Sezione aurea ”. La sezione aurea, conosciuta anche come la “Successione di Fibonacci”, venne divulgata intorno all’anno 1200,  appunto da Leonardo Fibonacci, uno tra i principali matematici medioevali, conosciuto anche con il nome di Leonardo Pisano, per la sua città natale. Fibonacci individuò l’esistenza di una proporzione costante, riscontrabile negli esseri viventi, piante comprese, che ha la caratteristica di risultare particolarmente piacevole all’occhio umano, per tale ragione questa successione ha assunto anche il nome di “Proporzione divina”; in inglese “Golden ratio” o “Golden rule”. La proporzione di Fibonacci è questa 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34 , ... Possiamo dire che tale proporzione abbia da sempre fatto parte, almeno in maniera istintiva, delle scelte costrut

Panorami: come unire foto con Photoshop CS6

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Luigi Ventriglia Flickr photo Scattare più fotografie in senso orizzontale e poi unirle al fine di creare una panoramica può essere una buona via per creare scatti di grande effetto. Molti modelli  attuali  di fotocamere e anche di cellulari hanno software interni in grado di allineare una serie di scatti, in modo più o meno accurato. Anche la stragrande maggioranza dei software di fotoritocco permettono questa funzione. Oggi vedremo quali sono i pochi e semplici passaggi per ottenere delle straordinarie immagini panoramiche grazie all’utilizzo di Photoshop CS6, l’ultima release del noto software della Adobe che negli anni si è imposto nella top five dei software di elaborazione fotografica. -          Scattate una serie di foto, magari aiutandovi con un cavalletto, per mantenere la fotocamera in bolla e allineata allo stesso modo rispetto al paesaggio in tutti gli scatti che dovrete unire. -   Al momento dello scatto, fate anche  in modo che aree della parte

Fotografia: il valore delle ombre

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Qualche giorno fa abbiamo parlato dell’importanza della luce, nel post:  “Lavorare con la luce ambientale” .  Ora parleremo un po’ dell’enorme valore che rivestono le ombre nel concorrere alla creazione di composizioni suggestive e magari portatrici di significati. Le ombre sono in grado di modificare radicalmente i livelli di luminosità e l’atmosfera di una fotografia. Ad esempio, fotografie scattate in momenti caratterizzati da un’elevata luminosità solare si riconoscono non soltanto dai bianchi molto luminosi e dai colori particolarmente saturi, ma anche dalla presenza di ombre scure e nette che occupano e arricchiscono la scena. Al contrario, osservando una fotografia priva di ombre ben definite, percepiamo un abbassamento del contrasto e proviamo una sensazione di maggiore delicatezza. Questo per dire che le ombre non solo caratterizzano l’estetica di una fotografia, ma possono tradursi in un linguaggio immediato, in grado di colpire la percezione deg

Fotografia: lavorare con il contrasto di tono

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Il senso che abbiamo per individuare foto caratterizzate da alto o basso contrasto è qualcosa d’innato che possediamo un po’ tutti, tuttavia, individuare quali fattori sono alla base delle differenze di contrasto, può aiutarci nell’individuare e sfruttare al meglio tali valori, che, sicuramente concorrono nella creazione di foto suggestive. Sono definite ad alto contrasto fotografie caratterizzate da toni molto scuri e molto chiari, con poche tonalità neutre. La giustapposizione di tonalità contrastanti influenza la nostra percezione del contrasto, ad esempio tonalità tendenti al bianco e tonalità tendenti al nero direttamente contrapposte, senza l’interposizione di toni neutri, sono immagini ad alto contrasto, in questo caso, senza giocare con i livelli di intensità e incidenza della luce, saranno soltanto i soggetti a determinare il livello di contrasto dei nostri scatti. Una altro fattore che contribuisce al contrasto di una fotografia è la luce , o meglio, i livelli d

Fotografia: lavorare con la luce ambientale

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Luigi Ventriglia Photo Quando parliamo di “ luce ambientale ” in fotografia ci riferiamo alla luce presente sulla scena senza aggiunta di illuminazione da studio. Ad esempio, una fonte luminosa ambientale, può essere considerata la luce solare negli scatti in esterna, o in un ambiente domestico illuminato unicamente da una finestra, dalla normale illuminazione domestica, solitamente al tungsteno, o  da entrambi le fonti di luce mescolate insieme. Nel caso di fotografie in notturna, sono luce ambientale sorgenti luminose presenti sulla scena, come ad esempio lampioni che costeggiano una via. Molti fotografi amatoriali non possiedono kit d’illuminazione da studio e molti fotografi professionisti decidono di non utilizzare luci artificiali per seguire una propria “poetica”, per scelte personali di ordine artistico. In ogni caso tutti, anche chi possiede costosi set d’illuminazione, si troveranno a dover scattare affidandosi unicamente alle luci presenti sulla scena. Qua

Fotografia: i principali formati dei file immagine

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Una volta rilasciato il pulsante di scatto, la luce raggiunge il sensore della vostra fotocamera e viene subito convertita in informazioni digitali. Al fine di poter essere poi utilizzata, e utilizzata al meglio, l’immagine deve essere correttamente formattata, ovvero deve essere salvata già prevedendo l’eventuale utilizzo e il canale di trasmissione scelto “per rendere la nostra fotografia nota al mondo”. Conoscere un po’ i vari formati digitali e le relative impostazioni riguardo alla loro qualità farà in questa faccenda al caso nostro. Anche se spesso siamo un po’ confusi dalle sigle tecniche dei vari formati, vedremo subito che si tratta di un argomento davvero molto semplice. Ecco i tre formati più diffusi e utilizzati : JPEG , il formato più utilizzato grazie alla sua grande versatilità, prende il suo nome dall’acronimo “Joint Photographic Expert Group”, in riferimento alla commissione che lo ha sviluppato, e si pronuncia “gei-peg”. Il JPEG è un formato in

Il valore della luce in fotografia: scattare in controluce

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Luigi Ventriglia - Flickr photo Posizionando il soggetto tra la fotocamera e il sole, e quindi lavorando con la luce diretta e non diffusa, possiamo ottenere risultati di forte impatto grazie all’alto contrasto che caratterizzerà i nostri scatti.  Questa tecnica è nota con il nome di “ controluce ” o di “ contre jour ”. Il controluce viene maggiormente utilizzato per la tecnica della “ silhouette ”: posizionando il soggetto di fronte ad una vasta zona luminosa, la fotocamera sottoesporrà automaticamente il soggetto, lasciando  la sua forma, la sua sagoma  come unico indizio circa la sua natura. Un buon consiglio per quel che riguarda la silhouette è quello fare in modo che il soggetto copra interamente la fonte luminosa o il sole,  in modo da scongiurare il rischio di non riuscire a registrare nessun tipo d’informazione a causa della intensa luminosità presente sulla scena. Luigi Ventriglia - Flickr photo Quando decidiamo  di adottare questa tecnica per perso