Il valore della luce in fotografia: scattare in controluce
Posizionando
il soggetto tra la fotocamera e il sole, e quindi lavorando con la luce diretta
e non diffusa, possiamo ottenere risultati di forte impatto grazie all’alto
contrasto che caratterizzerà i nostri scatti.
Questa
tecnica è nota con il nome di “controluce”
o di “contre jour”.
Il
controluce viene maggiormente utilizzato per la tecnica della “silhouette”:
posizionando il soggetto di fronte ad una vasta zona luminosa, la fotocamera sottoesporrà automaticamente il soggetto, lasciando la sua forma, la sua sagoma come unico indizio circa la
sua natura.
Un
buon consiglio per quel che riguarda la silhouette è quello fare in
modo che il soggetto copra interamente la fonte luminosa o il sole, in modo da
scongiurare il rischio di non riuscire a registrare nessun tipo d’informazione
a causa della intensa luminosità presente sulla scena.
Quando
decidiamo di adottare questa tecnica per
personalizzare i nostri scatti, bisogna tener presente che quello che alla fine
resterà nella nostra fotografia, sarà soprattutto la forma del soggetto;
quindi, al fine di ottenere scatti forti e d’impatto, dobbiamo prestare una
particolare attenzione nei riguardi della forma del soggetto e della sua
posizione nell’aria di scatto.
Qualsiasi
cosa caratterizzata da una forma interessante può creare silhouette efficaci.
Quando si effettuano scatti di oggetti traslucidi, il
controluce ha inoltre la straordinaria
caratteristica di farci “vedere dentro” .
A
seconda del soggetto fotografico si otterranno effetti e sensazioni differenti:
se prendiamo una foglia e la disponiamo tra la fotocamera e la fonte luminosa,
saremo ad esempio in grado di poter osservare con accuratezza tutte le sue
venature.
Con
oggetti colorati, se ben esposti alla luce, saremo in grado di cogliere i
dettagli più minuti e di ottenere colori al contempo saturi e luminosi. (In questo caso il trucco è di non
sovraesporre e di sperimentare, giocare, “danzare” un po’ attorno all’oggetto).
L’effetto “luce bordo” è un altro particolare tipo di controluce nel quale la
sorgente luminosa è disposta posteriormente al soggetto ed al contempo
lievemente decentrata. A seconda del soggetto, della sua forma e dello sfondo,
il risultato sarà quello di avere soggetti dai contorni luminosi e quasi
brillanti che potranno creare immagini d’impatto.
·
Il controluce può
essere anche utilizzato per ottenere lunghe ombre verso la fotocamera.
·
Per ottenere
silhouette di maggiore forza e impatto provate ad usare soggetti molto
riconoscibili o del tutto astrusi, nel caso vogliate creare foto astratte.
·
Il controluce può
essere usato anche nei ritratti, soprattutto nei profili di volti e di corpi.
La rifrazione si può manifestare in molte situazioni di scatti in
controluce sotto forma di macchie esagonali che invadono i nostri scatti (forma
data dalla disposizione delle lamelle dell’apertura dell’obiettivo - apertura
del diaframma - che incontrano la luce del sole o di fonti luminose artificiali.
Tale
effetto può essere voluto o non voluto. Per scongiurare la presenza di
rifrazione, dovuta ai riflessi interni all’obbiettivo, si può utilizzare un
paraluce, ossia un accessorio di forma cilindrica o a forma di petalo da avvitare o agganciare all’estremità dell’obiettivo.
(ATTENZIONE!) Spesso, abituati allo schermo dei cellulari e delle
fotocamere, dimentichiamo che un obiettivo è l’esatto prolungamento del nostro
occhio, Quindi, quando si guarda attraverso il mirino della fotocamera, bisogna
assolutamente evitare di guardare verso una intensa fonte luminosa,
soprattutto se è impostato lo zoom: potremmo bruciare il sensore della
nostra fotocamera (il male minore) e potremmo mettere in serio pericolo
la nostra cornea e la nostra vista (decisamente il male peggiore). Non puntate mai la fotocamera verso il sole o verso fonti luminose intense se non avete filtri adeguati montati sull'obiettivo!
Buon divertimento e buone
foto a Tutti!
Luigi Ventriglia
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