Il “No” greco, prima vera lezione di democrazia all’Europa germanocentrica dei burocrati di Bruxelles


Il “No” greco, prima vera lezione di democrazia all’Europa germanocentrica dei burocrati di Bruxelles.

Altra bella lezione di democrazia e di buon senso sono state le dimissioni del ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, il quale ha spiegato la sua scelta con queste poche parole: “Alcuni partner preferiscono una mia assenza dai loro vertici. Porterò con orgoglio il disgusto dei creditori nei miei confronti”.

In attesa dell’importante summit tra i leader dell’Eurogruppo, previsto per domani alle 18, che deciderà le sorti della Grecia e dell’Europa tutta, quello che resta di queste intense 48 ore è certamente lo schiaffo dato dal popolo greco all’Europa degli egoismi nazionali. Di sicuro il voto greco ha costituito una pietra miliare, che, c’è da augurarsi, si farà per le scelte future un principio irrinunciabile: per la prima volta un popolo ha avuto la possibilità di esprimersi su come e a quali condizioni restare in Europa.

Una bella lezione di democrazia che dovremmo recepire bene anche noi italiani ancora schiavi delle scelte di un governo che si sottomette giorno dopo giorno sempre più ai veri e propri diktat di un Europa a trazione tedesca fatta di frontiere, egoismo, e beceri particolarismi nazionali.

Luigi Ventriglia

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