Come un vichingo con il mal di mare


Voglia di fuggirmene via,
lontano,
oltre le imposte impolverate di questo edificio,
verso quella strada, quel sole nascosto dalle carte,
per abbracciare un lavoro mio,
per voglia di svegliarmi con un sorriso
e di addormentarmi stanco con un altro sorriso.

Come vichinghi con il mal di mare,
quanti lavori non nostri siamo costretti a svolgere,
quante mani da stringere, e nel modo giusto,
quanti sorrisi di cartapesta,
quanti coltelli profumati al sapore di gomme per cancellare,
quanto cuore spento.

E così ci dimentichiamo la vita
e abbracciamo storditi e grati la sopravvivenza.

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