Fotografia: comporre con le linee verticali

 Anche la composizione fotografica con le linee verticali è capace di trasmettere grandi emozioni, infatti i sentimenti che ne possono scaturire sono quelli di potenza, grandiosità e forza compositiva.

Numerose regole che si applicano nella composizione con linee orizzontali sono validissime anche per la composizione con le linee verticali, come ad esempio quella di mantenerle parallele ai bordi dell’immagine.

Questo ultima regola potrebbe risultare di difficile applicazione, perché spesso, nel tentativo di cogliere i soggetti nella loro interezza, puntiamo la fotocamera verso l’alto, e questa cosa ci pone davanti al problema delle verticali convergenti, per il quale ad esempio un palazzo, un albero, o un oggetto allungato tendono a restringersi, man mano che si guarda in alto nel fotogramma. (Per intenderci, un po’ lo stesso effetto del cosiddetto “punto di fuga”, quando le rotaie sembrano congiungersi in un unico punto man mano che si allontanano). Molte volte questo è un effetto voluto dal fotografo per conferire al soggetto un senso di forza e di imponenza, ma ci sono tanti casi nei quali è del tutto indesiderato.

Per sopperire al fenomeno delle verticali convergenti si può:

Utilizzare una ottica decentrabile (questi tipi di obiettivi sono un po’ costosi, ma possono essere comunque un ottimo investimento per chi, ad esempio, fa foto architettoniche);

Utilizzare un programma di fotoritocco (anche i programmi free in molti casi sanno togliere dai nostri scatti le distorsioni prospettiche indesiderate);

Cercare di allontanarsi dal soggetto e scattare una foto, se possibile in formato RAW (ossia grezzo), in modo da poterla rifilare poi in post-produzione senza perdere molta risoluzione.

Se nella foto che intendete scattare c’è un solo oggetto verticale, potrete anche in questo caso applicare la regola dei terzi, non ponendolo al centro dell’inquadratura, ma disponendolo ai lati della composizione, sempre che non pensiate che in quel determinato caso la simmetria non possa arricchire maggiormente la composizione. (Ricordate siete sempre voi i padroni dei vostri scatti, e nessuno può dirvi cosa è bello e cosa no, in fondo la vera via da seguire è quella di sperimentare, provare e divertirsi!)
 
Un altro piccolo consiglio è quello di provare entrambe i formati: molte foto verticali sono scattate con la fotocamera posta in verticale, forse perché si pensa che in tal modo si possa esaltare l’altezza degli oggetti, ma non è detto che sia così, quindo fate una prova anche scattando in modalità paesaggio: numerose linee verticali affiancate hanno in molti casi il potere di esaltare l’ampiezza della scena e comporre motivi anche molto suggestivi.

Le verticali convergenti non sono sempre nostre nemiche, ma anzi, nella maggior parte dei casi, sono buone alleate di meravigliosi scatti, aggiungendo all’immagine bidimensionale un senso di profondità e, potremmo dire, di materia palpabile, guidando l’occhio dell’osservatore dal primo piano fino all’infinito; come in una fotografia di una strada che taglia un bosco, di rotaie che si allontanano tra gli alberi, o di un campo nel quale sono ben visibili i solchi dell’aratro.

Buon divertimento e buone foto a Tutti!

Luigi Ventriglia




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