Corea del Nord, il dittatore Kim Jong-un ordina ai cittadini di adottare il suo taglio di capelli
Corea
del Nord: addio alle lunghe criniere anche per le donne, infatti da quanto
dichiarato dal quotidiano “Chosunilbo”, che riporta notizie da Pyongyang spesso
di difficile verifica, l’atroce dittatore Kim Jong-un avrebbe ordinato ai
propri cittadini una letterale sforbiciata. Da ora in poi ci sarà l’obbligo di
portare i capelli non più lunghi di 2 cm.
Per
gli uomini lo stile da adottare dovrebbe essere molto vicino a quello “ambizioso”
del proprio leader Kim: con attaccatura alta, capelli quasi rasati ai lati e
che in alto si aprono generosi a coda di pavone (stile che lo stesso dittatore
avrebbe adottato prendendo ad esempio la pettinatura del nonno Kim Il-sung, fondatore
della Corea del Nord).
Per
le donne, invece, lo stile da adottare sarebbe una sorta di caschetto, molto
simile a quello della moglie del dittatore, Ri Sol-ju.
L'ordine
sarebbe arrivato in vista della settima assemblea generale del Partito dei
lavoratori con lo scopo di fare “pulizia” fra le teste.
Anche
se naturalmente il condizionale è d’obbligo, sembra che i funzionari
nordcoreani si siano già armati di forbici e pettine per far rispettare il
dettame, e che nelle università sia già iniziata la corsa al nuovo taglio.
Nonostante
l’aspetto apparentemente bonario del dittatore Kim Jong-un, che potrebbe
facilmente trarre in inganno, i cittadini nordcoreani hanno del resto purtroppo
già avuto molte prove di quanto possa essere pericoloso contravvenire alle imposizioni
del regime. Un esempio su tutti può essere l’atroce fine toccata allo zio del
dittatore, Jang Song Thaek, ex numero due del regime, accusato colpevole di un
tentativo di colpo di stato, il quale, nel dicembre 2013, fu fatto sbranare
vivo da 120 cani affamati insieme ad altri cinque funzionari dello stato
accusati di tradimento.
Luigi Ventriglia
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