L’orrore di Parigi, 129 Vittime e 352 feriti (99 gravi) per colpa di un pugno di fanatici ben addestrati e della Civiltà Occidentale che sembra aver perso di vista le sue priorità

L’orrore terroristico che ieri ha colpito il cuore della Francia non ha precedenti in Europa: il procuratore della Repubblica di Parigi, Francois Molins ha aggiornato il drammatico bilancio, che sarebbe di 129 Vittime e 352 feriti, dei quali 99 in condizioni cliniche ritenute gravi o disperate.
Si contano 89 vittime nel solo attacco terroristico al teatro Bataclan. Valeria Solesin, una ragazza italiana di 28 anni risulta ancora irrintracciabile. Tra i feriti si contano anche due nostri connazionali.

All’origine delle atroci barbarie, stando a quanto rilasciato dalla Procura di Parigi, ci sarebbero state tre squadre di terroristi coordinate. Uno dei kamikaze avrebbe tentato di entrare allo stadio.
Un passaporto siriano è stato ritrovato sul corpo di uno degli attentatori kamikaze, segno che forse il terrorista è entrato in Europa confondendosi tra i profughi rifugiati (per confermare tale ipotesi, si attende riscontro con le impronte digitali registrate in Grecia, presunto luogo d’ingresso in Europa dell’attentatore).
Tre degli attentatori di Parigi sarebbero belgi e proverrebbero dal quartiere di Molenbeek di Bruxelles, da cui provenivano già alcuni dei terroristi del blitz di gennaio in Belgio (ora definito come una vera e propria roccaforte del radicalismo islamico nel cuore dell'Europa, dove sembra fosse anche attivo un mercato di armi).
Ci sarebbero stati cinque arresti, tra i quali il padre e il fratello di uno dei kamikaze del teatro Bataclan: i due sono sotto interrogatorio.

L'Isis ha rivendicato ufficialmente gli attacchi di Parigi. I jihadisti dello “stato” islamico hanno diffuso un comunicato ufficiale e un audio per rivendicare gli attacchi e lanciare nuovi anatemi: “È solo l'inizio della tempesta. (….) Dopo Parigi, ora tocca a Roma, Londra e Washington”; questo è il sinistro proclama che ha accompagnato le celebrazioni dei sostenitori dell'Isis, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l'hashtag “#Parigi in fiamme”.

Otto i terroristi morti Alcuni testimoni della strage della sala da concerti Bataclan hanno affermato di aver visto una donna nel commando. Il procuratore Molins parla di altri terroristi probabilmente in fuga, al momento se ne ignora il numero.
Proprio ora, allarme per un'auto con quattro persone armate che ha forzato un casello autostradale nelle Yvelines, a sud-ovest di Parigi. Secondo fonti di Le Parisien, la polizia sta inseguendo l'auto, una Citroën Berlingo con quattro uomini pesantemente armati, individuata ad Ablis e diretta a Parigi.
Il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa Rosso), un livello di allerta mai toccato prima e che corrisponde al livello “attentati multipli”.
Ripercorriamo gli atroci fatti di ieri:
-         Sparatorie nelle stade del X, XI e XII arrondissement e assalto al ristorante Una sparatoria a colpi di kalashnikov ha causato la morte di diverse persone in un ristorante del decimo arrondissement di Parigi. Un’altra sparatoria ha avuto luogo sulla rue de Charonne, nell'XI arrondissement, altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi situati nei pressi di place de la Bastille.
-         Strage al teatro Bataclan: un gruppo di quattro terroristi, al grido di Allah akbar, ha aperto il fuoco sul pubblico che stava assistendo al concerto di un gruppo metal californiano, alla fine nel solo locale si conteranno 89 Vittime. Nei drammatici minuti precedenti l’irruzione delle forze speciali francesi, i terroristi hanno iniziato a trucidare gli ostaggi uno ad uno.
-         Tre esplosioni kamikaze nei pressi dello stadio Saint-Denis, mentre si stava disputando un’amichevole Francia-Germania. Il bilancio parla di almeno 30 Vittime. Il presidente Francois Hollande che stava assistendo all’incontro è stato evacuato.

Ieri a Parigi, 129 Morti e 352 Feriti; quest’anno nel mondo 13mila attentati e più di 33mila Vittime, e c'è ancora chi avrà il coraggio di parlare di dialogo con il male e tolleranza. È venuto il tempo di svegliarci!

Soltanto a pochi mesi dall’attacco terroristico nella redazione di Charlie Hebdo, avvenuta lo scorso 7 gennaio, ci ritroviamo a ripetere le stesse cose in un occasione, se è concesso dirlo, ancora più grave, considerando l’elevato numero delle vittime. 
Tanti genitori si trovano a piangere i propri figli anche per colpa di una certa classe politica ed intellettuale che ci ha voluto far credere che non si trattasse di un’emergenza di primaria gravità e ha fatto nulla o poco per contrastare l’orrore e per rendere più sicuri i nostri Paesi e tutelare la nostra Democrazia, conquistata con il sangue e le lacrime dei nostri avi.

Adesso piangiamo le morti francesi e per un anno ci siamo dimenticati delle oltre 33mila Vittime causate dal fondamentalismo islamico. I morti sono morti, e chi fa finta che il problema non esista soltanto perché dista qualche centinaio di chilometri, continuando a pascersi nel tepore di pragmatici opportunismi e rassicuranti proiezioni, è portatore di un egoismo che prima o tardi gli si ritorcerà contro.

Spegnamo il cuore, svegliamoci e reagiamo con le giuste precauzione e determinazione contro chi vuole cancellare la nostra e le altrui Libertà, la nostra e le altrui Civiltà ed il nostro e l’altrui Sorriso!

Luigi Ventriglia

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