Composizione fotografica: il trucco della "Semplicità"


Quasi tutti i fotografi alle prime armi vorrebbero catturare troppo, forse persino tutto quello che riescono a vedere con i propri occhi: ma può mai essere possibile paragonare una fotocamera, per quanto avanzata sia, a degli occhi con dietro un cervello, delle emozioni e una storia?

Numerosi studi hanno dimostrato che, se si guarda una persona mentre la si ascolta parlare tra una folla vociante, si comprende circa il 25% in più delle sue parole. L'occhio e il cervello umani riescono a sintetizzare e a focalizzarsi sul soggetto in una scena anche molto complessa, la fotocamera no, e questa è una cosa da tenere sempre presente. (Vi è mai capitato di essere richiamati sul pianeta Terra dalla vostra Lei o dal vostro Lui: "Guardami quando ti parlo!" Bé, possiamo dire che non hanno tutti i torti).

Una fotografia ha il grande pregio di poter catturare un attimo, rubarlo allo scorrere vorticoso e inesorabile del tempo e delle emozioni in corsa che compongono una vita unica e qualunque, ma non gli si può chiedere di contenere tutto. Beninteso, possiamo far entrare in un nostro scatto tutto il panorama che abbiamo davanti in quel determinato momento, ma in questo maniera il rischio è proprio quello di creare fotografie di scarso interesse e incisività. Troppi soggetti, creano la mancanza del soggetto e fanno scemare l’interesse. Più l’immagine è sgombra da dettagli inutili e più essa sarà incisiva e potente.

Una maniera semplice e veloce per creare un immagine potente è quella di individuare un soggetto e guardarlo da diverse angolazioni, senza timore di girarci intorno,  appoggiare un ginocchio a terra, sedersi, stendersi: niente paura, se avrete una fotocamera in mano non vi prenderanno per matti.

Se ad esempio si vuole fotografare una spiaggia d’estate, creando una composizione che includa il bagnasciuga, il mare con le sue onde e qualche bagnante, camminate un po’, modificate prospettiva e posizione del corpo; di sicuro rimarrete stupiti delle infinite possibilità creative derivanti già soltanto dalla posizione in cui scatterete, unita alle differenti illuminazioni che troverete. (La luce e il colore in fotografia sono importanti quanto il soggetto e talvolta possono essere esse stesse il soggetto).

Anche foto minimali potranno rendere bene il senso dell’estate, come lettini posti in fila, magari  alternati da ombrelloni colorati, oppure semplici lembi di un ombrellone che si scagliano su un cielo azzurro e terso.

In città si potranno utilizzare dettagli di palazzi, semplici tracce ad evocare il tutto.
E si resterà stupiti nello scoprire quanto sia appagante riuscire a comporre fotografie in grado di evocare qualcosa, piccola o grande come uno stato d’animo,  che non può essere inclusa fisicamente nell’area del fotogramma.



Buon divertimento e buone fotografie a Tutti!

Luigi Ventriglia

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