Fotografia: comporre con il colore

Il colore, in fotografia come nella vita, è un elemento dalla straordinaria forza evocativa: riesce a toccare l’animo delle persone in maniera consapevole o inconsapevole; è da solo portatore di significati.

La verità è che molte nozioni sul colore le conosciamo o le percepiamo già a livello inconscio: ad esempio il rosso è evocatore di sentimenti forti e decisi come la passione; è il colore caldo per eccellenza che dona sensazioni di tepore.

Il rosso di un tramonto sa catturare lo sguardo più di un blu. Il rosso è un colore “prominente”, ossia viene percepito come più vicino di quanto non lo sia veramente; attrae la nostra attenzione e mette in evidenza i soggetti.


Il blu è uno dei colori più “arretrati”, nel senso che la nostra vista lo percepisce più distante di quanto non sia veramente. Il blu evoca un sentimento di pace e continuità, di silenzio ed eternità.
                                         
Blu e rosso, nonostante le loro profonde differenze, sono colori che si sposano benissimo, creando bellissimi contrasti.


Il verde, “arretrato” come il blu, è il colore della natura e simboleggia la vita, il rinnovamento e la speranza. Come il blu, anche il verde si sposa bene con il rosso.

Il giallo è un colore “prominente” quasi come il rosso: è in grado di mettere in evidenza una particolare area di una scena e di farla apparire al nostro sguardo come più vicina. Il giallo evoca il giorno, l’estate, il tepore, ma anche il fuoco.

Questi sono i quattro colori più importanti dello spettro del visibile. 

I tre colori primari per la sintesi additiva, ossia i colori che attraverso la loro fusione generano tutti gli altri colori sono il rosso, il verde e il blu; da qui la signa “RGB” (Red, Green, Blue).

Giocando un po’ in post-produzione rimarremo stupiti da come una fotografia possa acquisire valore e interesse semplicemente regolando la saturazione dei colori.

Bisogna tenere presente che mentre i colori molto saturi hanno il potere di attrarre la nostra attenzione (per questo sono molto usati nel campo pubblicitario, nei segnali stradali e delle carte regalo), di solito sono i colori tenui a riuscire a imprimersi in maniera più profonda e duratura nella nostra memoria, soprattutto quando sono sapientemente usati nei ritratti e nelle foto paesaggistiche.
I colori tenui, o insaturi, sono molto evocativi e ci spingono verso la riflessione, non togliendo nulla al soggetto.

Potrete desaturare un colore molto luminoso utilizzando una lunga focale in condizioni di luce soffusa (la luce viene rifratta maggiormente dalle particelle presenti nell’aria se si scatta da lunghe distanze).
Tuttavia obbiettivi zoom a lunga focale potrebbero non farci ottenere l’inquadratura desiderata, quindi potete usare qualsiasi programma di fotoritocco: anche i programmi base e gratuiti come ad esempio il visualizzatore di foto di Windows 10 sono in grado di fornire un ottimo controllo sulla saturazione e la luminosità dei vostri scatti.

Per trovare colori saturi senza ricorrere alla post-produzione, scattate a metà di un giorno di sole, nelle ore in cui le ombre non sono tanto lunghe ed invadenti da interferire sulle campiture.
Se volete invece dei rossi, dei gialli e degli arancioni molto intensi, attendete i minuti prima del calar del sole.

Buon divertimento e buone fotografie a Tutti!
Luigi Ventriglia

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